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lunedì 21 settembre 2020

SCORIE DI TUTTI I GIORNI

 Il mio nuovo album su tutte le piattaforme digitali!



Tre mesi di lavoro in questa estate particolarissima, ma nulla ha ulteriormente impedito che arrivasse il momento di chiudere questo capitolo della mia produzione musicale. Il MIDI, che un lustro fa mi portò a fondare questo blog ormai inattivo, è la cifra di questo disco, le cui canzoni e basi risalgono in gran parte a quel fervente periodo degli anni 2014-2016. Espunti alcuni pezzi, ora il risultato è fruibile, oltre che, come avrete modo di ascoltare, retrodatabile! Spero apprezziate, dopo tante estati improduttive posso dire di aver finito.

ASCOLTALO SU SPOTIFY!

venerdì 10 luglio 2015

Max Gazzè - Megabytes (2001)

Commento e significato



In questo pezzo jangle, quinta traccia del suo quarto album, il cantautore romano Gazzè ci parla della nostra chiusura verso nuove realtà, che ci porta a un irreversibile pensiero distorto della quotidianità a noi contemporanea. Da ciò scaturisce una fiducia eccessiva per questa quotidianità distorta, che comporta delusioni inaspettate, sia nel tempo che nel modo. L'evoluzione tecnologica, ormai accelerata negli anni 2000, è metaforizzata nella conoscenza tanto eccessiva quanto confusa che ci porta il mondo del web.
Inutile dire che questo brano ha una grandissima attualità (tra l'altro come Il Motore degli Eventi o Eclissi di Periferia, canzoni dello stesso album): anzi, è maggiormente collocabile ai nostri giorni per lo sviluppo enorme e l'ingente influenza che ha internet, ormai diventato parte di molti di noi, che siamo comunque sempre più vicini tanto all'informazione quanto alla disinformazione descritta nel brano. E più passeranno gli anni più questa canzone diventerà attuale...


<<<Piccola nota sulla parte strumentale>>>

Max Gazzè ha trovato un'interessante combinazione strumentale in questo brano: se notate, nel ritornello è udibile una linea melodica di tremolo di mandolino che al contempo stacca e si amalgama bene con il tema principale di chitarre elettriche e Synth che delinea il genere jangle del pezzo.

Un esperimento riuscito e degno di nota.

Che il vostro sia un ascolto attento, allora!

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martedì 17 febbraio 2015

Sanremo 2015: Critica MIDI Master

Eccoci qui nel pieno periodo dopoSanremo dove tutti i critici, i blog e i giornali parlano del festival. Se alcune opinioni vi sono sembrate troppo crude leggete questo post. Anche se non sarete d'accordo, per niente...


Le Pagelle

Ecco le pagelle di MIDI Master! 

Annalisa, "Una finestra tra le stelle": 
Annalisa... possiamo farcela una volta per tutte a scrivere una canzone, su! Ok, abbiamo capito che non è cantautrice, ma in questo festival non c'è più stata quell'ironia e quella leggerezza solita nelle sue canzoni, rimpiazzata bensì da un brano mediocre e davvero poco originale. Anche la voce, poi, non era al meglio: performance troppo urlata e poco gradevole. La sufficienza c'è per il merito di essere l'unico prodotto buono di Amici, neanche avendo vinto quel talent show...

Malika Ayane, "Adesso e qui, (nostalgico presente)": 7
Canzone molto equilibrata, orecchiabile al punto giusto e non forzatamente. Testo meritevole e serio. Performance vocale non proprio perfetta ma comunque più che sufficiente. Prodotto di Sanremo Giovani... Bene.

Marco Masini, "Che giorno è": 5,5
Non ci siamo. Oggi tutti i cantanti fanno canzoni troppo alte per la loro tonalità e questa davvero sfora di toni... Il testo non è poi così male (anche se è la solita solfa masiniana) ma la credibilità generale del brano, tenendo conto dello scempio di performance vocale, è molto compromessa. E poi basta co 'sta voce nasale che già c'è Ramazzotti (sì anche Caparezza ce l'ha nasale ma artisticamente vale e sfrutta questo suo timbro ironicamente, non facendo canzoni d'amore e sembrando un nano con una molletta al naso in crisi sentimentale...). Insufficiente.

Chiara, "Straordinario": 7 (Chiara) e 4 (autori della canzone)
Ecco un'altra "Cantante" e non cantautrice. Bella canzone, performance vocale davvero buona... Chiara merita 7 ma gli autori davvero mi fanno arrabbiare: copiare è SCADENTE ed è la cosa peggiore che chi musica (e in questo caso fa finta di musicare) possa fare. Non conta che Pupo abbia detto che non fa nulla (anche perché affrontare una causa con la S.I.A.E....); il plagio c'è e basta. 

Gianluca Grignani, "Sogni Infranti": 5
Brano mediocre e davvero fuori luogo. Il tema del testo è accettabile, ma la performance vocale così così e la pubblicazione di questo singolo subito dopo l'album è una messa in scena. Non avrei fatto andare a Sanremo uno che si è fatto arrestare per esposizione mediatica e dopo l'album pubblica il singolo volante giusto per sanremo... uhm...

Nek, "Fatti Avanti Amore": 4,5
E sia chiaro che il mezzo voto è dovuto al fatto che la canzone era fatta per ballare e almeno a quello poteva servire. Ma questa roba paraculo perché è andata a Sanremo???!!! Niente in confronto al coraggio dell'altro trilettere Raf, Nek ha portato un brano che gli assicurasse voti e consenso del pubblico giovanile. Poi l'intro che richiama A Sky Full Of Stars... ma sono dettagli, come il 4,5...

Nina Zilli, "Sola": 7,5
Coraggioso brano, rivolto a pochi ascoltatori in grado di comprendere il Blues e non fatto per vincere come il sopracitato Nek. Testo leggero ma di significato, performance vocale tecnicamente lacunosa come sempre, ma stavolta non si è sentito... nient'altro da dire. Un salto di qualità della Zilli. 

Dear Jack, "Il mondo esplode tranne noi": 5-
Canzonetta da bimbi rivolta al proprio pubblico soltanto e davvero di poco significato. Ma per favore... Non do 4 perché dietro al cantante (che ha preso delle stecche) c'è un gruppo che suona, anche se manca il tastierista...

Alex Britti, "Un attimo importante": 7
Bel brano di Britti, scelta coraggiosa. Performance con la chitarra ovviamente a livelli altissimi, non c'è da sorprenderci dato che lui è uno dei migliori in Europa con il suo strumento. Vocalmente non è (mai) stato il massimo. Testo come al solito dalla poeticità nascosta. Difetto solitario è che questa sua canzone richiama un po' la melodia di tutto il suo repertorio. Ma ci sono casi più gravi di autoplagio...

Bigio e Mandelli, "Vita d'Inferno": 6
Canzone zuzzerellona, scherzosa, ballabile, orecchiabile e dal testo degno di due comici. Ma la domanda è: "che ci fanno a Sanremo?". E Conti ha detto anche che quest' anno più big non si poteva... oeeeee!

Moreno, "Oggi ti parlo così": N.C. 
Moreno non è un cantante, fa sempre canzoni commerciali, non sa neanche reppare bene. E poi cinque di loro per scrivere una canzonetta, su... N.C. sta per Non Cantante oltre che per Non Classificato. Vergogna.

Bianca Atzei, "Il solo al mondo": 5
La canzone gliel'hanno scritta (e chi? Kekko dei Modà!), non ha nulla di originale e il testo fa dormire le vacche. Aggiungiamoci anche che lei non sa cantare e non sa gestire la sua voce particolare... Davvero poco credibile. Non mi dilungo, non si merita i miei caratteri digitati. 

Raf, "Come una favola": 7+
Raf quest'anno è stato eroico. Ha portato un brano dalla bellezza timida ma molto presente, e non importa che sia stato eliminato e che non sia arrivato a nessuno. Vocalmente non è il suo pezzo, ma lo conosciamo e di solito è bravo con la voce. Si è staccato coraggiosamente dal suo genere che ha ripreso nella cover. Il più sottovalutato di questa edizione.

Lara Fabian, "Voce": 7=
Brano direi molto particolare che richiama i temi delle colonne sonore della Disney. La Fabian ha una tecnica vocale molto solida, con qualche stranezza e cambio di voce nelle note alte molto ma molto particolare! Testo carino ma non istantaneo per il mal scandire le parole durante la performance. Ancora mi chiedo perché non sia stata un ospite ma abbia cantato da concorrente...

Grazia di Michele e Mauro Coruzzi, "Io sono una finestra": 8
Le canzone assolutamente con più significato di tutte, davvero commovente e speciale. Il tema che tratta il testo è molto delicato ma è stato steso bene. Effettivamente Coruzzi non è che sappia cantare molto, ma fa bene il giusto e non è un cantante da cui aspettarsi magie vocali. Il duetto è stata l'idea migliore perché in due la canzone ha ancora di più una sua anima. Non bisogna pregiudicare questa coppia solo perché uno si traveste da Platinette, sia chiaro: se avete compreso il significato della canzone potete scorgere una correlazione forte col suddetto travestimento.

Il Volo, "Grande Amore": 6-
Non sono gli eredi di Claudio Villa. Hanno una voce che è normale ottenere dopo uno studio da tenore, per il quale bisogna essere comunque portati, ovviamente. E gli addetti ia lavori manco ne osannano la voce, anzi tutt'altro. Quello che non mi torna è la loro figura qui a Sanremo e, più in fondo ancora, il fatto che loro facciano canzoni proprie invece di dedicarsi alla lirica vera. Non conta che siano andati a Ti Lascio Una Canzone: ci sono molti ragazzi come loro che, invece di ridicolizzarsi facendo canzoni sdolcinate di cattivo gusto con video altrettanto stupidi, fanno carriera studiando anche musica in altri sensi e perfezionandosi nella lirica classica. Li vedo sprecati a fare canzonette, ma sarà il genere che è difficile da fare decentemente o è intrinsecamente brutto. Anche mia nonna, grande fan, ha capito che non è cosa loro comporre canzoni. 

Anna Tatangelo, "Libera": 5,5
Ancora con Kekko... vabbè lasciamo perdere. Comunque c'è da dire che la canzone è molto delicata e piacevole, ma davvero il testo troppo sdolcinato non si incastra con la melodia e che la canti la Tatangelo gli fa perdere credibilità. È proprio la Tatangelo che se non le scrive lei le canzoni non sono credibili, non hanno la scintilla...

Nesli, "Buona Fortuna Amore": 4,5
Ha fatto 6 album... e chi lo conosceva. Prima reppava ora canta, e canta davvero male. Tecnica zero, testo stupido e canzone nel complesso molto scarsa e nemmeno commerciale.

Irene Grandi, "Un vento senza nome": 8
La vera artista si riconosce subito. Una canzone davvero di significato molto forte, che tratta il tema dell'immigrazione (e mi vanto ancora di averlo capito al primo ascolto...). È il suo genere, le canzoni le sa comporre e vale artisticamente da anni. Vocalmente perfetta e coerente. Una dei sottovalutati di questo festival.

Lorenzo Fragola, "Siamo Uguali": 5
Un ragazzo che se fosse stato con Morgan ad X Factor allora sì che sarebbe cresciuto. È stato con Fedez, avrà pur vinto, ma ora come artista non vale più nulla, era meglio alle audizioni. Testo solo sdolcinato, molte stecche e canzone poco orecchiabile, tra l'altro. Non mi ha deluso, già sapevo che sarebbe andata così da quando ho letto il titolo a Domenica In. 

Appunto sulla sezione Nuove Proposte

Caccamo ha vinto, e davvero si sono sprecati quelli della giuria a distribuire i diversi premi, dando direttamente tutto a lui. Ma la canzone cosa aveva di così particolare? E non avrebbero dovuto vincere neanche i Kutzo. Piuttosto l'unica canzone che mi è rimasta è quella di Amara, vincitrice di Area Sanremo. Sottovalutata anche lei.


Finalmente abbiamo finito ma avrei qualcosa da dire sulla direzione artistica di Carlo Conti. Se è stato un buonissimo presentatore (a parte le interviste alla Cristoforetti e alla Theron che hanno fatto pena) di certo non possiamo dire lo stesso sulla direzione artistica. E'andato sul patetico, cantanti quasi tutti pessimi e troppo buonismo. E'stata una delle edizioni più noiose. Anche le piccole cose come la scenografia senza la scritta di Sanremo sul palco e la sigla scadente hanno contribuito a farne un'edizione "brutta". 


Detto questo saluto tutti e vi rimando al prossimo appuntamento con la musica al computer!









lunedì 9 febbraio 2015

Inizio Spazio di Critica Musicale

In occasione del 65°Festival della canzone Italiana Sanremo 2015, su questo blog inizierò a parlare anche di musica in senso generale e critico.

Dopo la notizia di Carlo Conti come direttore artistico e presentatore e la lista dei 20 big non ci resta che stare incollati alla poltrona, a partire da Martedì 10 Febbraio. Personalmente i nomi non mi convincono molto e ovviamente ciò pregiudica le canzoni, almeno in parte, dato che un qualsiasi cantante che non sa scrivere spesso non se ne esce da un giorno all'altro con il capolavoro...

E'tutto da vedere quest'anno, in termini di sfida c'è da divertirsi... e noi ovviamente NON voteremo alcun cantante, per ozio! 

A domani!

venerdì 9 gennaio 2015

Alafbetizzazione - il GENERAL MIDI

Parliamo di questo formato file, linguaggio informatico, ma noto come il fondamentale sistema di composizione della musica con strumenti virtuali, la base della musica al computer! 


Iniziamo con la storia: Il MIDI, ossia Musical Instrument Digital Interface (interfaccia digitale degli strumenti musicali) nasce negli anni 80. Si usava soprattutto, dato che quel decennio nacquero i primi Synth, in campo di musica elettronica, che fu un nuovo genere. Se ci pensate, è un qualcosa di molto economico e pratico: si possono creare più o meno velocemente basi musicali karaoke di tutto rispetto, i file .mid pesano poco e i programmi (sequencer) sono spesso poco costosi, a meno che non includano altre funzioni.


Ma chi sono questi geni che hanno ideato ciò?

Sono due, Dave Smith e Chet Wood, della Sequential Circuit. Nel 1981 proposero questa loro idea in un documento chiamato "The Complete SCI MIDI" dove esponevano la loro intenzione di voler creare un sistema che faccia comunicare tra di loro tutti gli strumenti, i quali dovranno essere abilitati al MIDI per far ciò. Alcuni marchi come la Roland avevano già pensato a una cosa simile, ossia un'interfaccia di controllo degli strumenti, ma era compatibile solo con quelli della stessa marca. Il MIDI, invece, stabilisce strumenti virtuali tutte le tastiere abilitate, che generano segnali leggibili da tutte. La Yamaha e la Kawai furono le prime ad aderire al MIDI.



IL FILE MIDI .mid

Vediamo ora che cos'è un file MIDI. Lo spiegherò in modo semplice, senza articolarmi in discorsi informatici. Praticamente, è un tipo di file che contiene informazioni su tante tracce strumentali, il loro tempo, la loro notazione, il loro tipo ed eventuali effetti.

Facciamo un esempio: io ho una tastiera Yamaha. Su di essa registro una melodia con strumento voice "Grand Piano" (sarebbe il comune pianoforte). Salvo su una USB la melodia. La tastiera lo salverà in .mid o .smf ma in sostanza sono molto simili e funzionano ugualmente. Quando metto sul PC (su un programma che legga il .mid) il file che ho salvato, esso mi apparirà come una traccia di nome "Grand Piano" e mi riprodurrà perfettamente la melodia che ho suonato. 


Questo perché? Perché il programma riconosce il Grand Piano come 001 (in totale c'è ne sono 128) e come tale viene associato a questo numero lo strumento. Poi altre informazioni come ad esempio il timing e il tempo tra una nota e l'altra vengono sempre memorizzati all'interno del file .mid ed interpretati dal programma. Se registro una melodia sulla tastiera con voice trombone (058) e violin (041) mettendo la registrazione sul programma esso riconoscerà i numeri associati e li interpreterà, poi scomporrà in due tracce diverse gli strumenti. Infine calcolerà tempo, effetti ecc... 

Se questi file invece di farli leggere al programma li dovessi far leggere, tramite la stessa USB, da un'altra tastiera, anche di marca diversa ma che supporti il MIDI, questa seconda tastiera li leggerà perfettamente come la tastiera sulla quale l'ho suonata e salvata, cambiando solo un po'il sound degli strumenti, poiché a marca migliore corrisponde migliore sound! Anche gli eventuali effetti applicati saranno gli stessi. Questo spiega quante informazioni siano contenute nel file MIDI e come esse possano essere interpretabili alla stessa maniera da tutti i programmi e tastiere. 

Imparate ad usare il MIDI e avrete una solida base per fare musica al computer. Alla prossima da MIDIMaster!

Se volete saperne di più ecco il link di wikipedia, dove sono esposti tutti i collegamenti con l'informatica

giovedì 18 dicembre 2014

STORIA - IL VST e VSTi

Era il 1997 quando la famosa casa tedesca Steinberg rilasciò Cubase VST 24 v3.4, primo programma al mondo capace di gestire il VST. Ma cos'è questo VST? Beh, è un plugin per programmi di editing audio che in inglese sta a significare Virtual Studio Technology, ossia com è facile intendere, Tecnologia Studio Virtuale. Praticamente fino a quell'anno i sequencer MIDI potevano appunto gestire simultaneamente soltanto tracce MIDI e le funzionalità legate al mixaggio di tracce audio erano del tutto separate. 

Con il VST le innovazioni sono state non poche e non si scherza neanche in quanto a vantaggi: dalla sua uscita è stato possibile unire tracce MIDI e Tracce audio digitali lavorandovi insieme in unici progetti simultaneamente 

Con il boom dei programmi per mixing con interfacce audio DAW (Digital Audio Workstation), in quegli anni si vennero anche a formare gli "Home Studio" ossia piccoli studi di registrazione casalinghi, dato che da quel momento gli aspiranti musicisti potevano lavorare su tracce MIDI e audio contemporaneamente ottenendo una maggiore flessibilità, praticità ed efficienza nel mixaggio soltanto aggiungendo il plugin VST. Poi vi erano anche "Project Studio", studi amatoriali di registrazione ancora più piccoli ma sempre, come per gli home studio, con il computer strumento principale, oltre allo strumento musicale che poteva essere il proprio Sintetizzatore o Tastiera MIDI ecc...

ATTENZIONE: non confondete VST e VSTi!

Quest'ultimo, infatti, affida al protocollo MIDI il controllo del proprio strumento musicale (tastiera MIDI) collegandolo al computer tramite USB 
e impostando sul programma lo strumento da associarvi da registrare su un canale come traccia MIDI. Nel mio caso ho usato Mixcraft e ho sfruttato gli strumenti offerti VSTi, primi fra tutti i vecchi Synth. Ho potuto quindi registrare e creare musica con questi magnifici strumenti suonandoli "virtualmente" dalla mia tastiera.


Ecco un esempio di composizioni con VSTi (ormai integrato in tutti i programmi) create da me con Mixcraft 6. 


Spero che il post vi sia piaciuto, buon ascolto!

martedì 16 dicembre 2014

ESCE CUBASE 8.0.0! UNA RIVOLUZIONE

La casa tedesca Steinberg ha rilasciato l'ottava versione del programma di editing audio più usato in campo professionale e discografico. Ribadisco che è un programma per solo uso professionale (anche per l'elevatissimo prezzo, che nell'ultima versione tocca €549) e non lo consiglio a nessuno che non facesse musica per lavoro. Ci sono altre valide alternative meno costose. Tra queste le versioni minori stesse di CUBASE sviluppate per soddisfare le esigenze di studenti e giovani musicisti.

In questa nuova relase vi sono vari miglioramenti tra cui una maggiore performance in  quanto a RAM e CPU, nuova interfaccia con aggiunta di funzioni complesse e non, espansione del Synth MIDI e nuovissimi effetti fx, sempre con il solito sound perfetto della casa! Le caratteristiche dettagliate nel link.

Insomma, ci sono programmi e programmi per fare musica sul PC: questo è un programma destinato non tanto a fare musica al computer, ma a fare musica come si fa tutti i giorni in uno studio di registrazione dove ormai i computer sono indispensabili... la musica al computer pura amatoriale, per me, è quella fatta con il MIDI.

Ok questo è il terzo post che parla di nuove relase di programmi... Non ci sarà solo questo, non preoccupatevi!